10 COSE DA VEDERE

10 Cose da vedere a San Vito lo Capo 


Paese paradisiaco situato nella punta della Sicilia occidentale , San Vito lo Capo è uno dei paesi più belli delle località balneari siciliane. Se vi piace la spiaggia bianchissima, il mare trasparente pulitissimo, il fascino delle  case marinare bianche sommerse dall'odore di fiori, questo è il posto che fa per voi.
Oltre che per le sue meravigliosa spiaggia, San Vito lo Capo attrae tantissimi turisti  in occasione del Cous Cous Fest , rassegna internazionale culturale ed enogastronomica tipica della tradizione sanvitese, durante la quale si svolge una gara che impegna gli chef rappresentanti delle nazioni in gara.
Visitare  San Vito lo Capo significa scoprire le bellezze della provincia di Trapani,
per questo eccovi la lista delle 10 cose da vedere assolutamente a San Vito Lo Capo.

1 - Spiaggia di San Vito Lo Capo

 Da un lato Monte Monaco con la sua caratteristica forma, dall’altra il faro di San Vito. Sono 3 km di sabbia finissima che si tuffano in un mare cristallino, quasi caraibico: non a casa questi sono chiamati i “Caraibi d’Italia”. Nulla da invidiare ai colori che si vedono nelle cartoline di luoghi esotici distanti migliaia di chilometri dall’Italia.Ovviamente l’atmosfera è tipicamente italiana e siciliana:a luglio e agosto è molto affollata e si fa a gare per prendere i posti più vicini al mare, tra gli ombrelloni dei lidi. La sabbia è chiarissima, l’acqua mai fredda e quasi sempre calma, adatto anche ai bambini perché degrada lentamente. Superati i metri in cui “si tocca”, la spiaggia urbana di San Vito diventa un paradiso per chi ama maschere e pinne: i fondali, infatti, sono ricchi Posidonie e pesci. La spiaggia è stata più volte premiata con la Bandiera blu e con quella verde, rilasciata dai pediatri come spiaggia adatta ai bambini. Alle spalle della spiaggia c’è il lungomare di San Vito con bar, ristoranti e negozi e subito dopo il paese con le sue caratteristiche case bianche.

2 - Cappella di Santa Crescenzia

Lungo il litorale di San Vito si trova la Cappella di Santa Crescenzia, legata a una grande devozione popolare. Ci troviamo in un luogo molto suggestivo e a una storiaIl giovane Vito (che diventerà San Vito), patrizio mazarese figlio di un alto funzionario di Roma, dovette fuggire dalla sua città natale, insieme alla nutrice Crescenzia e all’istitutore Modesto, che lo avevano convertito al Cristianesimo, a causa delle persecuzioni ordinate da Diocleziano.Dopo alcuni giorni di navigazione verso nord, una tempesta costrinse la nave di Vito ad approdare in un golfo protetto da un capo roccioso ben noto ai naviganti. Qui i tre avrebbero cercato di convertire gli abitanti del villaggio Conturrana, che sorgeva a circa tre chilometri dal mare, sotto una rocca.

Secondo una credenza popolare, San Vito avrebbe cercato di convertire gli abitanti di quel villaggio, che vennero puniti da Dio per non aver dato ascolto alla predicazione, con una terribile frana. Il villaggio venne sepolto dalle macerie e si ritiene che sia sotto l’enorme ammasso di pietre in contrada Valanga.

La Cappella di Santa Crescenzia ricorda il luogo in cui si fermò la frana, risparmiando San Vito, a Modesto e Santa Crescenzia. Quest’ultima, trasgredendo l’ordine divino di non voltarsi per non assistere al castigo di Dio, divenne di pietra per lo spavento. Leggenda vuole che per scaricare la paura si debbano buttare delle pietre dentro l’edicola.

3 - Il Santuario

Il Santuario-fortezza sorse quasi certamente nel secolo XV per proteggere i pellegrini dalle incursioni dei pirati, inglobando le strutture di una preesistente chiesa, documentata nel secolo XIV; i restauri del 2003 che hanno ridato alla chiesa l’originale orientamento est-ovest, hanno messo in luce un ipogeo con due pozzi, di probabile funzione cultuale. L’odierna zona presbiteriale, cosiddetta cappella di San Vito, è impreziosita da marmi locali e da statue in stucco di Orazio Ferraro (1624-1628); al centro è la statua del Santo, una pregevole opera gaginesca del 1587, con episodi della sua vita legati al soggiorno a San Vito, scolpiti nella base. Opere di arte contemporanea assolvono degnamente la funzione di arredi sacri.

Nei locali attigui è allestito il museo del santuario che accoglie argenti, arredi liturgici e opere di arte sacra legate al culto e ai pellegrinaggi in onore di San Vito. Merita particolare attenzione la statua lignea dell’ Immacolata, di un ignoto scultore siciliano degli inizi del XVI secolo, proveniente dalla tonnara del “Secco”.

4 - Il Faro

 La costruzione di questo faro si deve al Regno Borbonico. Negli anni tra il 1800 e il 1850, si decise di edificare numerosi punti lungo le coste del Regno delle Due Sicilie, per rendere più sicura la navigazione d’altura e quella costiera. I lavori iniziarono nel 1854 e l’accensione della prima luce, con luce bianca fissa e rossa a splendori, risale al 1 agosto 1859.Con il suo panorama, il faro di San Vito Lo Capo è una delle tappe obbligate in occasione di una visita. Al tramonto e anche al calare del sole, quando il cielo è poco illuminato, regala intense emozioni. La torre si erge a 43 metri sul livello del mare.

5 - Tonnara del Secco

Tonnara del Secco è uno dei simboli di San Vito lo Capo, custode di tante storie, sorge a circa 3 km dal paese, in un contesto naturalistico davvero unico.

Tonnara del Secco a San Vito lo Capo, è uno degli angoli più affascinanti della provincia di Trapani, in passato tempio dedito alla pesca del tonno.

L’antico stabilimento sorge in zona del Secco, così denominata per via dei bassi fondali, prospiciente il Golfo del Firriato, a pochi km dall’ingresso nord della Riserva dello Zingaro.

La mattanza del tonno era un rito fin dal XV secolo e le prime note certe, rimandano a re Ferdinando, fautore dell’inizio dell’attività.

In parallelo alle altre Tonnare presenti nel territorio, le reti venivano calate a partire dallaprimavera, momento di passaggio e riproduzione di questi grossi pesci.

Il periodo di massima pesca, cadeva durante il mese di giugno, mentre i mesi invernali, erano propedeutici e di preparazione.

I fondali ed i colori intorno, si presentano scuri, blu intenso, quasi ad amplificare quell’aria di mistero e fascino che aleggia ancora oggi.

Sono esclusivamente scogli, inizialmente con profondità piuttosto ridotte.

La Tonnara del Secco , al mattino presto, è anche punto di passaggio di delfini, che da lontano, con il loro incedere, sembrano salutare i volti sorpresi dei visitatori.

Più volte è stata set cinematografica, tra le produzioni “Cefalonia” o “Il Commissario Montalbano“.


6 - Baia Santa Margherita

A 5 chilometri da San Vito Lo Capo vi è una spiaggia molto particolare e nota a pochi, ma che è davvero un  angolo di paradiso: Baia Santa Margherita, tra le frazioni di Castelluzzo e Macari. E'  una  spiaggia di sabbia bianca  perfetta per chi non ama i luoghi con molte persone e preferisce ascoltare la musica delle onde del mare, osservando a sinistra dell'orizzonte  Monte Cofano, sul lato opposto le Falesie di Cala Mancina e, alle spalle, le colline della Valle degli Ulivi. 

7 - Riserva dello Zingaro

Lo "Zingaro" è la prima riserva naturale istituita in Sicilia e ingloba un tratto di costa lungo circa 7 km. e la catena di montagne che fa da magnifica cornice ai suggestivi strapiombi sul mare. E' importantissimo, oltre che per il suo splendido mare azzurro, profondo e intatto, per la grande ricchezza di piante rare ed endemiche (Perpetuino, Garofanino, Fiordaliso di Sicilia, Limonio di Todaro, Palma nana, Orchidea di Branciforti) e dal punto di vista faunistico (allo Zingaro nidificano almeno 39 specie di uccelli, principalmente rapaci, tra i quali: il Falco Pellegrino, il Gheppio, la Poiana).

NATURA INCONTAMINATA IN UNO SPLENDIDO MARE CRISTALLINO

Lo Zingaro è importante anche dal punto di vista archeologico poiché nelle grotte dell'Uzzo, ha avuto sede uno dei primi insediamenti preiostorici della Sicilia. La riserva è visibile soltanto a piedi, e i vari itinerari guidati da una adeguata segnaletica sono di raro fascino e bellezza.


8 - Spiaggia di Isolidda

Dista circa 1 km da San Vito raggiungibile facilmente a piedi .Perfetta per i bambini .Mare pulito dai colori meravigliosi, ha una posizione riparata non affollata con la possibilita' di visitare grotte lungo la costa.

9 - Lago di Venere

Il Lago di Venere  è una  piscina naturale formatasi migliaia di anni fa causata della caduta di grossi massi dalla costa vicina.Si trova prima della riserva dello Zingaro

Questo luogo incantevole è circondato da faraglioni e da molteplici specie di pesci; è caratterizzato dalla tipica macchia mediterranea e le sua tipicità la rendono ideale per le immersioni.

10 - Caletta del Bue Marino

Caletta del Bue Marino è la spiaggia piu' suggestiva  e amate d'Italia ed è stata premiata dal concorso "La più bella sei tu" di Legambiente durante il 2016.
 E' una costa di ciottoli bianchi levigati caratterizzata da vegetazione  e panorami indimenticabili  su un mare cristallino e trasparente. Proprio accanto vi è la spiaggetta dell'Isulidda, . A pochi passi si trovano le falesie di Cala Mancina, molto frequentate dagli scalatori.